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A luglio, prezzi delle case usate in discesa

Secondo l’Ufficio Studi di idealista a luglio l’indice dei prezzi delle abitazioni usate in Italia segna una variazione negativa dello 0,6% rispetto a giugno, a 1.727 euro al metro quadro. La variazione tendenziale è negativa e pari al 2,9% rispetto al luglio 2018. La stabilizzazione dei valori quindi procede tra alti e bassi dopo un primo trimestre in calo e un secondo trimestre in recupero.

Regioni
Il trend negativo registratosi nel mese appena trascorso si riflette nella maggior parte delle macroaree regionali, 14 delle quali chiudono in terreno negativo, contro 4 in rialzo. L’Emilia Romagna e la Sicilia segnano una variazione nulla rispetto a giugno.

Trentino Alto Adige (-1,8%) ha registrato la performance peggiore del periodo davanti a Lazio e Molise, appaiate con una percentuale di ribasso dell’1,4%. Dal periodo in esame escono bene le regioni del Sud, con Puglia (1,8%), Basilicata (0,8%) e Calabria (0,5%) in terreno positivo.
L’altra regione che ha registrato un miglioramento a luglio è la Lombardia (0,2%).      

La Liguria, con 2.513 euro di media è la regione con i valori immobiliari più elevati davanti a Valle d’Aosta (2.396 euro/m2) e Trentino Alto Adige (2.349 euro/m2).
Le richieste più basse si riscontrano in Calabria, con 914 euro, seguita da Molise (934 euro/m²) e Sicilia (1.087 euro/m2).

Province
Variazioni negative a luglio per 57 province su 105, il 70% di queste si collocano in un range compreso tra il  -1% e l’1%.

Nel dettaglio delle aree provinciali, i cali più sensibili sono quelli di Teramo (-3%), seguita da Messina (-2,5%) e Ascoli Piceno (-2,4%). All’opposto, i maggiori recuperi spettano a Brindisi (7%), Sassari (4,9%) e Caltanissetta (2,3%).

Bolzano (3.330 euro/m2) rimane la provincia più cara d’Italia davanti a Savona (3.124 euro/m2) e Firenze (2.808 euro/m2). All’opposto è Biella il fanalino di coda con 654 euro, davanti a Caltanissetta (752 euro/m2)e Isernia (796 euro/m2).

Capoluoghi
L’ultimo mese ha visto ancora una leggera prevalenza dei segni meno nei capoluoghi italiani, con le diminuzioni maggiori a Caltanissetta (-3,1%), Teramo e Isernia, entrambe con prezzi in calo del 2,9%. Dall’altro lato del ranking Rieti (2,6%) guida ai rialzi dei valori davanti a Milano e Macerata che crescono del 2,2%.

La panoramica sui grandi mercati vede, oltre alla succitata Milano, i progressi di Bari e Torino, che guadagnano l’1% a luglio, davanti a Bologna ( 0,9%).

Continuano a perdere quota invece Genova (-0,6%), Napoli (-1,1%), Palermo (1,4%) e Roma (-1,5%)

Venezia (4.494 euro/m²) è sempre la piazza più cara davanti a Firenze (3.900 euro/m²) e Bolzano (3.402 euro/m²), con Milano che continua a crescere alle sue spalle toccando quota 3.362 euro questo mese. Nella parte bassa della graduatoria stazionano Ragusa (861 euro/m²), Caltanissetta (776 euro/m²) e a chiudere Biella (728 euro/m²).

 

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